Il System Integrator. Una fumosa ed ambigua figura

Dal 2010 la domotica ha fatto un enorme balzo in avanti aumentando la sua popolarità anche tra gli utenti meno tecnici.

Il mercato globale e le nuove tecnologie hanno spinto, domotici e non, ad inventarsi un nuovo lavoro per poter emergere dalla massa.

Così, oltre agli “addetti ai lavori”, ovvero progettisti ed installatori, molte altre persone hanno lasciato la propria professione per entrare nel mondo della domotica.

E’ così che nasce la figura del System Integrator. Un nome in inglese che fa “molto figo” e riempie la bocca di “saggezza”! Tutto discutibile ovviamente…

Ma chi sono veramente e qual’è il loro ruolo nella domotica o nelle smart home?

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Interfaccia grafica per domotica e smart home

La parte visuale che mette in comunicazione gli utenti con il sistema di supervisione è l’interfaccia grafica. E’ forse la parte fondamentale di tutto l’impianto domotico perchè senza questa, l’utilizzatore, non potrebbe interagire con gli impianti ed i sistemi presenti nell’abitazione.

In molti dispositivi ci sono preinstallati gli elementi per poterla costruire da zero, in altri, dei modelli da modificare. In altri ancora invece, non c’è assolutamente niente. E’ come avere un foglio bianco in cui va fatto tutto manualmente.

In funzione del sistema di supervisione installato si può scegliere (o meno) se configurare l’interfaccia grafica con delle planimetrie oppure dei semplici tasti. Questi tasti sono spesso chiamati anche bottoni ed oltre al testo possono contenere anche delle icone grafiche.

Certo le planimetrie sono molto accattivanti e molte società che si occupano di integrare i sistemi ne realizzano veramente di belle… Ovviamente sono tutte personalizzate in funzione del progetto che si sta realizzando, ma sono veramente comode da utilizzare? E sugli schermi più piccoli come si “comportano”?

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La truffa del risparmio energetico

Il risparmio energetico è spesso associato alla domotica.

Prima di analizzare la questione, vorrei soffermarmi su alcuni aspetti, leggi e consuetudini con cui TUTTI NOI abbiamo a che fare nella vita quotidiana. Ovviamente considerali sempre dal mio punto di vista, come avrai già capito se segui il blog da un po’…

Personalmente reputo questi punti come i PRINCIPI FONDAMENTALI della DOMOTICA MODERNA, ovvero tutto quello che è stato creato per le abitazioni dopo il 27 gennaio 2010.

Questa data io la considero come l’anno zero, il nuovo secolo, il capodanno, il giro di boa, insomma chiamalo come vuoi. Per me è il giorno in cui la domotica ha avuto la sua svolta decisiva, un po’ come il passaggio dall’ alto al basso medioevo. Se preferisci, il Prima o Dopo Cristo.

Se sei un appassionato dell’argomento, ricorderai sicuramente questa data, proprio come gli interisti ricordano il 5 maggio. No, non sto parlando dell’ode scritta dal Manzoni nel lontano 1821 in occasione della morte di Napoleone Bonaparte…

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Touch VS Tablet

La domotica moderna, ovvero quella degli anni 2000, era caratterizzata dai touch screen (o touch panel oppure più semplicemente touch).

Il costo di un touch di allora non era certamente abbordabile come i dispositivi più moderni e sicuramente questo ha influito sul fatto che gli impianti domotici fossero molto costosi e destinati a pochi privilegiati, rallentandone la crescita.

I tablet hanno iniziato a diffondersi solo dal 2010 quando la Apple ha lanciato il primo Pad rivoluzionando il concetto iniziato da Microsoft con i primi Tablet PC e che si sono sviluppati con i “palmari”.

Praticamente l’ultimo arrivato (il tablet appunto) è quello che oggi comanda il mercato, sia per i costi molto più accessibili ma sopratutto per la praticità e le funzionalità che offre.

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Smart Home – La domotica 3.0

Come già anticipato in qualche altro articolo e facilmente verificabile su fonti autorevoli in rete, la domotica nasce negli anni successivi al secondo dopoguerra.

Probabilmente, il concetto degli anni ’60 era molto diverso da quello che intendiamo oggi, sopratutto per gli enormi sviluppi tecnologici del settore negli ultimi anni.

Qualsiasi automazione, soprattutto nel impiantistica domestica, ha come base un relè. A seconda del sistema realizzato possono esserci anche altri componenti o dispositivi… ma sicuramente tutto parte da un contatto, aperto o chiuso!

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