Questa pagina contiene le spiegazioni relative alla sezione ALLARME presente nella guida
“La domotica fa schifo se non sai come farla!”
Tipologia sensori Reed
I sensori per i serramenti possono essere di due tipologie: incassati oppure esterni. Entrambi sono composti da due elementi, il sensore reed (che funziona come un interruttore) ed un magnete. Possono essere di dimensioni e materiale diverso a seconda del serramento su cui vanno installati. Quelli esterni possono essere anche di colorati per adattarsi al serramento.
Esempi di sensori più utilizzati: sensore da incasso in plastica, sensore da incasso in ottone, sensore esterno di tipo piatto (colorato) e sensore esterno con tecnologia “radio”
Protezione su motorizzazioni perimetrali (filo piezoelettrico)
Oltre ai più comuni sensori reed installati sui serramenti, è possibile avere una protezione perimetrale aggiuntiva direttamente sulle motorizzazioni (lamelle, tapparelle, rolladen, ecc…). Questo sensore si fissa direttamente nel cassonetto o nel risparmio previsto ed il filo deve essere agganciato direttamente nella parte bassa della motorizzazione. Il funzionamento principio di funzionamento è molto semplice: ogni volta che la motorizzazione subisce un determinato spostamento orizzontale o verticale (regolabile), il sensore invierà una segnalazione alle centrale di allarme.
Esempio di sensore piezoelettrico (con filo)
Protezione varchi e finestre con barriera IR
Un altro tipo di protezione perimetrale molto utilizzato è quello di prevedere delle barriere ad infrarossi (IR) all’esterno delle motorizzazioni oppure tra le motorizzazioni ed i serramenti. La classica barriera “home” ha una dimensione di base di soli 25×25 mm ed è disponibile in diverse altezze fino a 3m. Le barriere possono comprendere fino ad 8 doppi raggi che possono lavorare in modo sincronizzato. L’alternativa alla “classica barriera” potrebbe essere un volumetrico ad effetto tenda (con fascio lungo e stretto) installato nella parte alta al centro o in un angolo della porta e/o finestra.
Sezione di barriera e volumetrico con effetto “tenda”
Tecnologia Sensori Volumetrici
I sensori volumetrici da interno possono essere costruttivamente di due tipi: quelli “standard” ad infrarossi (IR) e quelli a doppia tecnologia (IR+MW), ovvero quelli che integrano alla protezione ad infrarosso una componente a microonda. I sensori a doppia tecnologia hanno il vantaggio di limitare il numero dei falsi allarmi che possono derivare da movimenti involontari come quelli degli insetti, delle piante o semplicemente dai riflessi della luce sulle tende o sull’arredo.
Esempio di sensore volumetrico standard (IR) e doppia tecnologia (IR+MV)
Tecnologia radio
I sensori di tipo “radio” più diffusi sono quelli costruiti con componenti in grado di trasmettere alla frequenza di 433Mhz che è anche quella utilizzata per tutte le normali applicazioni “senza fili” (aperture dei cancelli, porte garage, ecc…). Anche se le codifiche dei segnali possono essere criptate, è quella più soggetta a disturbi da parte di altri componenti che lavorano sulla stessa frequenza. In termini di paragoni con le reti Wireless è equiparabile ad una protezione delle password di tipo WEP (la minima richiesta).
Per eliminare questo problema, sono disponibili sul mercato prodotti che lavorano alla frequenza di 868MHz. Il numero più limitato rende più affidabili i prodotti anche se più costosi rispetto ai precedenti. In termini di Wireless possiamo equipararli con una protezione WPA.
Inovonics, azienda americana leader nel settore della sicurezza, ha sviluppato dei prodotti per applicazioni di tipo professionale che lavorano su una frequenza maggiore (circa 900 Mhz) ed una doppia trasmissione dei dati con conferma di ricezione da parte dei componenti tale da poter garantire un’affidabilità equiparabile ad un collegamento fisico con cavo. In termini di reti Wireless è come avere una protezione con accesso limitato solo a componenti conosciuti identificati con il proprio MAC Address, ovvero il top dell’affidabilità ai giorni nostri.
Centralina di trasmissione radio Inovonics
Sensori anti-camminamento
I sensori anti-camminamento sono chiamati “simpaticamente” dagli addetti ai lavori “MINE”. Non per il loro potere distruttivo ma per la loro affidabilità nel segnalare la presenza di “qualcosa o qualcuno” sopra di esse. Sono fondamentalmente dei sensori geosismici che rilevano le onde sismiche generate dai passi di una persona sulle superfici con prato, ghiaia, asfalto o masselli autobloccanti. I sensori, preassemblati in linee di lunghezza variabile, vanno interrati ad una profondità di circa 60 cm e messi a zig-zag in modo che l’eventuale segnale venga percepito da almeno 2 sensori contemporaneamente. Una scheda di elaborazione invierà a sua volta il segnale di allarme alla centrale.
Esempio di funzionamento durante la rilevazione e particolare di installazione
Sirena Esterna
La sirena esterna si è evoluta e segue le forme ed il colore delle nuove abitazioni moderne. Non è più una scatola metallica che arrugginisce con il tempo, ma un vero e proprio modello di tecnologia e design.
Sirena tipo “Murano” in diversi colori e finiture (cliccare per ingrandire)
Altre tipologie di sirene esterne: da sinistra a destra “Doge”, “Mose”, “Hola”, “Rio” e Rondò”
Tipologia Sirena Esterna
Tutte le sirene, oltre alla configurazione “standard” possono essere equipaggiate con uno speciale dispostivo antischiuma o antischiuma e perforazione in modo da ridurre il rischio di manomissione della sirena e conseguente funzionamento dell’avviso acustico.
Dettaglio tecnico dei sistemi di protezione aggiuntivi (cliccare per ingrandire)
Sirena Civetta
La sirena “civetta” è una sirena finta. O meglio è una sirena vera…ma vuota!! Non fa parte integrante del sistema di allarme scasso ma è solo un pagliativo per destare dubbi e dissuadere eventuali malintenzionati. Tendenzialmente va installata lontana da quella vera in modo da evitare l’eventuale contemporaneità di manomissione. E’ ovvio che sarebbe meglio avere 2 sirene vere e funzionanti.
Comunicazione, controllo e gestione impianto
I Committenti più tradizionali potrebbero essere legati al controllo della centrale di allarme scasso della loro abitazione con il telefono tramite chiamate, comandi vocali o SMS, legati alla normale linea telefonica (PSTN) oppure alla linea GSM, dotando il sistema di una propria carta SIM come se fosse un normale cellulare. I sistemi più moderni permettono di poter effettuare qualsiasi tipo di controllo ed inviare tutti i comandi direttamente da smartphone, tablet e PC/Mac ed è possibile essere avvisati anche via email.
Esempi di “APP” e “Tastiere Virtuali” tramite browser internet
Tastiera di programmazione e comando
Se è prevista una installazione particolarmente tecnologica (solo con APP o tramite sistema di supervisione), la tastiera potrebbe essere necessaria per la sola programmazione o in caso di estrema necessità. In questo la tastiera potrebbe essere del tipo più classico ed economico. Se invece fosse prevista una installazione in prima linea, magari vicino all’ingresso o nella zona living, allora potrebbe essere necessario prendere in considerazione delle linee più pulite ed una nuova tecnologia rispetto ai tradizionali tasti in gomma o plastica.
Tutte le tastiere hanno la possibilità di avere a bordo un lettore RFID per la lettura di Card o Tag per l’inserimento e disinserimento delle zone o aree.
Inseritori a chiave, tag o tessere transponder
Con il riconoscimento RFID è possibile inserire o disinserire determinate zone anche dall’esterno della proprietà senza necessariamente avere una tastiera ma semplicemente appoggiando un tag (chiave) o una tessera su un apposito lettore e subito verrà eseguita la funzionalità richiesta.
Esempio di attivatore di prossimità, TAG e tessera RFID
Inseritore con radiocomando
Come per il riconoscimento RFID è possibile utilizzare dei telecomandi RADIO per l’attivazione o disattivazione delle zone allarmate. A seconda della tecnologia utilizzata potrebbe essere presente anche un suono o un LED di segnalazione a conferma di quanto inviato. Lo stesso telecomando può svolgere la funzione “panico” o “”anti-aggressione” in grado di chiamare eventuali numeri preimpostati in caso di necessità o emergenza.
Esempio di radiocomandi