Questa pagina contiene le spiegazioni relative alla sezione CORRENTE FORTE presente nella guida

“La domotica fa schifo se non sai come farla!”

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Gestione delle prese di corrente

Oltre alla prese dedicate alle lampade viste nella sezione precedente, è possibile gestire anche le altre prese di corrente o le alimentazioni che gestiscono altre apparecchiature, dispositivi, sistemi o semplicemente gli elettrodomestici. Questo può essere utile qualora si voglia scollegare un carico elettrico durante un temporale, il periodo di vacanza oppure più semplicemente per gestire e/o visualizzare il consumo del carico stesso.

– Se si

Singolarmente: tutte le prese da gestire saranno comandate una per una, proprio come avviene per quelle dedicate ai circuti dell’illuminazione. Esempio: se in ogni stanza ci sono 3 prese, saranno necessari 3 relè per ogni stanza per il controllo singolo di ogni gruppo di prese (a seconda che sia singola, doppia o tripla).

Stanza o Camera: tutte le prese presenti in una stanza o in una camera verranno gestite in gruppo. Esempio: se in ogni stanza ci sono 3 prese, sarà necessario un solo relè per ogni stanza per il controllo di gruppo di tutte le prese.

Zona: tutte le prese di un gruppo di stanze o camere verranno gestite e comandate tutte insieme. Il tipo esempio sono le prese esterne o del giardino.

Funzione: questa opzione può essere gestita insieme o indipendentemente dalle altre suddivisioni e può comprendere più sottocategorie.

suddivisione preseEsempio di applicazione suddivisa per ogni piano e per diverse tipologie

Circuito o fornitura da controllare con elettrovalvole

Con un semplice comando manuale oppure in modo automatico è possibile gestire le tutte valvole presenti all’interno della proprietà. Oltre a quelle generali di acqua o gas è possibile sapere lo stato delle valvole elettriche, ad esempio se ne scattasse una in caso di guasto o sovraccarico.

Sensori di rilevazione allarme

Con un rilevatore ambientale è possibile monitorare lo stato di pericolo che può presentarsi in una determinata stanza (generalmente dove ci può essere presenza di acqua, gas, fumo o altre sostanze nocive) ed automaticamente intevenire sulla valvola di pertinenza per limitare i danni che questi possono causare.

sensori fumo acqua

Esempi di sensori per la rilevazione di fumo ed acqua

Gestione degli allarmi

Il comando può passare attraverso la domotica, dal sistema di supervisione, oppure può essere effettuato direttamente dal sensore e lasciare alla domotica solo il compito di informare il Committente dello stato:
Apertura diretta: in caso di necessità, il sensore interviente direttamente sull’ElettroValvola di pertinenza. Il sistema domotico e/o di supervisione non è a conoscenza ne dello stato del sensore ne quello dell’ElettroValvola.

Apertura diretta con stato: in caso di necessità, il sensore interviente direttamente sull’ElettroValvola di pertinenza. Il sistema domotico e/o di supervisione è a conoscenza solo dello stato del sensore (e di conseguenza dell’ElettroValvola)

Apertura diretta e manuale: in caso di necessità, il sensore interviente direttamente sull’ElettroValvola di pertinenza. Anche attraverso il sistema domotico e/o di supervisione è possibile intervenire manualmente ed aprire l’ElettroValvola (ad esempio nel periodo di vacanza)

Apertura automatizzata: il sistema domotico e/o di supervisione rileva lo stato del sensore e decide quando intervenire sull’elettrovalvola. E’ possibile intervenire con operazioni manuali e conoscere tutti gli stati dei dispositivi interessati. I sensori e le valvole NON sono collegate direttamente tra loro.

Circuiti elettrici da controllare

Quando si verifica un guasto o sovraccarico in un circuito elettrico “dovrebbe” scattare almeno un interruttore all’interno del quadro elettrico. Questi interruttori possono essere dei differenziali, dei magnetotermici o una combinazione dei due ovvero dei magnetotermici-differenziali. I primi sono meglio conosciuti come “salvavita” e sono riconoscibili perchè hanno un tasto di TEST o PROVA.

differenziale

Esempio di interruttore differenziale (il colore, la forma e la posizione del tasto TEST può cambiare in funzione del produttore)

I secondi hanno la funzione di limitare la corrente massima di ogni circuito e non hanno il tasto di test o prova ma solo la “leva” generale. L’abbreviazione più utilizzata è MGT riportata anche sulla guida.

magnetotermico

Esempio di interruttore magnetotermico

Gli ultimi, essendo una combinazione dei due precedenti, hanno anche loro il tasto di test solo che sono un po’ più grandi rispetto ai primi perchè hanno integrato anche l’interruttore per limitare la corrente in uscita.

magneto termico differenziale

Esempio di interruttore magneto-termico differenziale

In ogni caso, quando salta un interruttore (in generale) vuol dire che c’è un problema a livello impiantistico o dell’apparecchiatura collegata.

Se si vuol sapere quando scatta un interruttore, è necessario installare un contatto ausiliario che collegato al sistema domotico (o di supervisione) può inviare una comunicazione (ad esempio una mail) o attivare una funzione (accendere una spia di segnalazione o altro).

In commercio esistono anche dei modelli chiamati “RESTART” che oltre ad effettuare l’auto test (che invece dovresti fare tu manualmente ogni mese/anno) fanno anche il tentativo di ripristinarsi da soli in caso di guasto. Ovviamente se il guasto dovesse essere permanente e non un semplice “picco” di assorbimento rimarrà giù come tutti gli altri. Ma almeno un tentativo lo ha fatto…

restartEsempio di interruttore RESTART

Gestione e monitoraggio dell’irrigazione

Solitamente l’irrigazione è gestita in due modi: attraverso una centralina oppure in modo automatico (quindi anche manuale) delle elettrovalvole. Se ci fosse una centralina, solitamente questa ha all’interno delle batterie tampone quindi l’unico intervento che si può prevedere è quella di “tagliare l’alimentazione” a tutte le valvole previste. Nel caso di funzionamento automatico è possibile definire la frequenza di intervento di ogni singola zona con la possibilità di inserire anche dei sensori di umidità del terreno in abbinamento a quelli meteorologici per aumentarne le prestazioni.

Esempio di centralina standard per irrigazione

Gestione delle apparecchiature

Oltre all’accensione e spegnimento di ogni impianto è possibile sapere anche i parametri dei dispositivi collegati o associati ad esempio il tempo di carica di un’auto elettrica, l’umidità e temperatura interna di una sauna, lo stato dei filtri di una piscina, ecc…

app saunaEsempio di applicazione per il controllo della sauna

app piscinaEsempio di applicazione per il controllo della piscina

app fotovoltaico

Applicazione per il monitoring dell’impianto fotovoltaico

app electric car

Applicazione per il controllo della ricarica dell’auto elettrica

Gestione dei carichi elettrici per limitazione assorbimento

I carichi elettrici sono tutti quei dispositivi che in una abitazione sono i responsabili del più grosso consumo di energia. In particolare si possono trovare tutti i grandi elettrodomestici ma anche quelli più piccoli ed altri sistemi o apparecchiature che scambiano calore (scalda salviette, condizionatore, sauna, ecc…). Gestirli, vuol dire, oltre a poter effettuare uno spegnimento o un’accensione, manuale o programmata, anche limitarne l’uso (e di conseguenza il consumo) in base alla potenza assorbita o eventualmente prodotta dall’impianto fotovoltaico.

app carichiEsempio di applicazione per il controllo di prese e dei carichi elettrici

Gestione della priorità dei carichi

Per poter gestire seriamente dei carichi, occorre ovviamente un dispositivo in grado di leggere il consumo istantaneo ed un sistema di supervisione che esegua le operazioni richieste. Se il Committente volesse la piena libertà di poter scegliere, aggiungere, eliminare e modificare l’ordine in cui il sistema deve scollegare i diversi dispositivi o impianti, ma anche a che livello di consumo e le varie tempistiche di armatura o meno delle alimentazioni, è fondamentale che il sistema sia programmato in modo da poter effettuare queste operazioni in modo semplice ed immediato.

In caso contrario, conviene affidarsi ad una pre-programmazione fissa dove le tempistiche sono fissate dal sistema stesso ed il committente può scegliere solo in anticipo quale sarà l’ordine di “stacco” e non potrà essere modificato.

app gestione carichiEsempio di gestione della priorità dei carichi con esclusione ed eventuale riarmo automatico

Fabio03 CORRENTE FORTE