La truffa del risparmio energetico

Il risparmio energetico è spesso associato alla domotica.

Prima di analizzare la questione, vorrei soffermarmi su alcuni aspetti, leggi e consuetudini con cui TUTTI NOI abbiamo a che fare nella vita quotidiana. Ovviamente considerali sempre dal mio punto di vista, come avrai già capito se segui il blog da un po’…

Personalmente reputo questi punti come i PRINCIPI FONDAMENTALI della DOMOTICA MODERNA, ovvero tutto quello che è stato creato per le abitazioni dopo il 27 gennaio 2010.

Questa data io la considero come l’anno zero, il nuovo secolo, il capodanno, il giro di boa, insomma chiamalo come vuoi. Per me è il giorno in cui la domotica ha avuto la sua svolta decisiva, un po’ come il passaggio dall’ alto al basso medioevo. Se preferisci, il Prima o Dopo Cristo.

Se sei un appassionato dell’argomento, ricorderai sicuramente questa data, proprio come gli interisti ricordano il 5 maggio. No, non sto parlando dell’ode scritta dal Manzoni nel lontano 1821 in occasione della morte di Napoleone Bonaparte…

Nel lontano 2002, allo stadio Olimpico, l’Inter capolista, non solo perse la partita contro la Lazio, ma anche il campionato italiano di calcio. Si fece scavalcare sia dalla Juventus, che vinse, sia dalla Roma che arrivò seconda. Comunque…

Non cercare la data del 27/01/2010 su internet… probabilmente troverai solo riferimenti a qualche legge italiana che non conta niente. Ovviamente dico per noi che stiamo parlando di domotica, probabilmente per qualcun altro invece sarà un argomento mooooolto importante!

Quel (famoso) giorno si riferisce a quando Steve Jobs ha presentato al mondo il primo iPad della Apple. Se non sai cosa sia l’iPad o la Apple… cosa diavolo ci fai in questo blog? Probabilmente hai sbagliato a scrivere “il www” oppure hai “cliccato ad cazzum” su un link qualsiasi. Non ho un’altra spiegazione logica del perchè tu possa essere qui a leggere “qualcosa sulla domotica”!

Ecco i principi fondamentali:
1) La domotica è intesa come la possibilità di controllare e supervisionare una proprietà (in genere privata ad uso esclusivo) con dispositivi di nuova generazione. Non importa se Smartphone o Tablet…
2) La domotica è considerata come un optional (quindi un costo) che si può “aggiungere” all’impianto “standard” di un’abitazione. Non è la cosa fondamentale o la prima necessità per una persona, o almeno non per tutte…
3) Chiunque realizzi qualcosa che si possa inserire in un contesto domestico e che per funzionare ha bisogno di energia elettrica (batterie incluse)…  fa “domotica”!
4) Il principio di conservazione dell’energia stabilisce che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
5) Salvo alcuni campi specifici, forse quelli finanziari (non è il mio settore e non vorrei sbilanciarmi), il rendimento (η) non è mai maggiore di 1.
6) Per poter vivere (o sopravvivere) gli esseri umani devono “mangiare”.

A questo punto ti starai chiedendo perchè questo capitolo si chiama la “truffa” e cosa diavolo centrano i “principi fondamentali”. Te lo spiego subito.

Come già ampiamente discusso in qualche altro articolo e come enunciato nel 3° principio fondamentale, oggi la domotica la fanno cani e porci. Senza offesa per gli animali…

Non solo installatori, ma sempre più spesso capita di imbattersi in corsi on line, blog e forum di persone che fanno tutt’altro nella vita. O meglio… dovrebbero farlo. In molti girano video con saldatori in cui “mettono insieme vari componenti”  oppure fanno recensioni di prodotti e sistemi esaltandone i pro ed i contro.

Hai visto quanta pubblicità ci gira intorno? Prima del video oppure sopra, sotto, a destra, a sinistra ed in mezzo ai vari paragrafi di un articolo. Per leggere completamente un post devi fare zig-zag tra un banner pubblicitario e l’altro e quando sei arrivato in fondo non ricordi più niente. Poco male, tanto alla fine dicono tutti la stessa cosa, visto che probabilmente, come ogni “buon prodotto della domotica che si rispetti” è il copia ed incolla di “qualcosa già esistente”.

Che schifo… più stai incollato a quel sito per cercare di leggere la pagina fino in fondo (con la speranza di capirci qualcosa) più i loro proprietari “guadagnano” con quello che gli sponsor “sborsano” per cercare di vendere qualche loro prodotto.

Presi all’amo!! Dalle aziende produttrici e dai loro (truffatori) associati, siamo considerati come dei “boccaloni” ovvero dei pesci che stanno li a guardare (come dei rimbambiti aggiungerei), l’esca appesa all’amo con la speranza che prima o poi qualcuno abbocchi!

Eppure, fino a quando qualcuno non inventerà un’altra cazzata da raccontare (in giro o in rete), le voci che girano sul mondo della domotica sono sempre le stesse. Ovvero le solite promesse da marinaio, come ad esempio quella che associa la domotica al risparmio energetico.

Come può la domotica far risparmiare energia e sopratutto… cosa si intende con risparmio energetico legato al mondo della domotica?

Certo che se noi “utenti” siamo considerati dei “pesci”, tutti quelli che sono fuori dall’acqua (con le canne da pesca in mano) sono delle pecore. E’ possibile che tutti (ma proprio tutti), case produttrici, professionisti che “utilizzano, installano o progettano”, blogger ed editori di riviste specialistiche e chi più ne ha più ne metta, insistono sul fatto che la domotica fa risparmiare energia?

 

 

 

 

 

 

Come hai potuto vedere dalle immagini precedenti, alcuni di loro restano molto sul vago con frasi generiche, altri invece vanno giù pesantemente su argomenti specifici. in particolare quelli di:

  • Limitare l’illuminazione
  • Ridurre la temperatura di riscaldamento (o aumentare la temperatura di raffrescamento)
  • Gestire i carichi elettrici per limitare i consumi

Ma più nel dettaglio si parla di:

  • Integrazione tra impianti “intelligenti”
  • Utilizzo di sensori “intelligenti”
  • Gestione degli elettrodomestici e dei dispositivi “intelligenti” attraverso smartphone

e per ottenere questi “benefici energetici” è fondamentale:

  • Avere un sistema di supervisione in modo da montorare i consumi e la produzione di energia
  • Spegnere le luci ed abbassare la temperatura quando non c’è nessuno in casa

E fino a qui è tutto ok. No? Come no, non è tutto ok?!?! Migliaia di siti internet riportano queste informazioni descritte in modo impeccabile… possibile che non sia chiaro il concetto di “risparmio energetico”?

Proviamo con una breve analisi dei dati, ma procediamo per gradi, un passo alla volta come sempre.

ILLUMINAZIONE
Alcune ipotesi:

  1. con un sistema “intelligente” è possibile spegnere tutta l’illuminazione della proprietà attraverso degli scenari (esco di casa, vacanza, ecc… ) o con un unico tasto.
  2. con dei sensori “intelligenti” è possibile accendere l’illuminazione della stanza solo se in presenza di una persona e se l’illuminazione ambientale lo richiede. Dopo un po’ di tempo che la presenza umana non è più rilevata, il sensore può spegnere la luce del locale.
  3. Dimmerando (ovvero abbassando l’intensità luminosa) dei corpi illuminanti si può risparmiare notevole energia ed allungare la vita delle lampade stesse.
  4. Utilizzando LED e lampade a risparmio energetico al posto di quelle tradizionali si limitano i consumi.

Calma, calma… so che ti stai già lamentando. Facciamo insieme alcuni ragionamenti, punto per punto, in risposta a quelli appena visti (quindi se non te li ricordi fai un passo indietro a rileggere, una alla volta, le ipotesi numerate):

  1. Potrebbe essere sufficiente abbassare l’interruttore (o il salvavita) delle luci nel quadro elettrico o fare un “semplice riporto” con un “tasto o un pulsante tradizionale”, per spegnere completamente tutte le luci (quindi fare la funzione di OFF generale) o solo in quei punti della casa che si desiderano?
  2. Potrebbe essere sufficiente spegnere la luce ogni volta che si esce da una stanza? Quanta energia si spreca lasciando accesa la luce per il tempo X prima che il sensore provveda al suo spegnimento? Quanto consuma questo sensore?
  3. Sforzare la vista per la poca luminosità, con tutte le conseguenze per la propria salute e allungare la vita delle lampade risparmiando pochi soldi in un anno ha senso? L’investimento coprirebbe il costo di visite specialistiche, occhiali e dei dispositivi dimmer più costosi rispetto a normali relè (acceso o spento)? In più, quello che non viene fornito in illuminazione è dissipato in calore all’interno dei quadri elettrici, nelle scatole di derivazione o nei controsoffitti in cartongesso… (principio fondamentale n.4).
  4. LED e lampade a risparmio energetico si possono utilizzare anche su impianti non domotici? Certo che si… è solo una questione di efficienza della lampada, se ne toglie una e si mette l’altra!

TEMPERATURA

Alcune ipotesi:

  1. Con un sistema “intelligente” è possibile programmare la temperatura desiderata in ogni locale ed adeguarla in funzione che questo sia utilizzato o meno.
  2. Spegnimento automatico dei caloriferi di una zona quando vengono aperte le finestre e/o se non fossero presenti persone.
  3. Apertura e chiusura degli oscuranti per il mantenimento della temperatura interna desiderata in funzione di quella esterna rilevata durante la giornata.

Ragionamenti:

  1. La stessa regolazione per la temperatura, non la si può fare anche con un normale termostato (o cronotermostato)?
  2. Esistono anche dei dispositivi standard che hanno la possibilità di avere degli ingressi a cui collegare altri sensori (finestra e presenza) per spegnere il riscaldamento in quella zona. Negli hotel funziona già così da anni, la domotica ha solo ripreso un “concetto”…
  3. Ma non si era detto che quando non c’e nessuno in casa la temperatura deve essere più bassa? Durante il giorno i Committenti sono tutti in casa a “grattarsi” oppure si vuole aumentare il comfort degli animali domestici? Cosa vuol dire “funzione opzionale”, che costa di più? E la funzione base, allora, cosa può fare? Non si rischia di rovinare l’arredamento ed i tessuti con la luce del sole che entra dalle finestre? Quanto costa in termini di energia abbassare e poi rialzare la temperatura di una zona di 2/3 gradi, magari in una moderna abitazione con standard e classe elevata (minergie in Svizzera o “A” in Italia) con riscaldamento a pavimento? Pompe, centrale termica, ecc… richiedono grosse quantità di corrente per azionarsi. Magari appena raggiunta la temperatura economy bisognerebbe far ripartire tutto il sistema in comfort in previsione dell’arrivo della Committenza.

GESTIONE DEI CARICHI

Alcune ipotesi:

  1. Monitoraggio del consumo energetico generale o dei carichi predisposti
  2. Gestione intelligente del funzionamento delle apparecchiature in base alla soglia impostata o all’energia prodotta
  3. Scollegamento e spegnimento dei dispositivi non utilizzati
  4. Controllo remoto degli elettrodomestici

Ragionamenti:

  1. Il consumo generale lo si può vedere direttamente sul contatore di energia o sulla fattura che puntualmente arriva al nostro indirizzo. Perchè si dovrebbero monitorare solo alcuni carichi? E’ un discorso un po’ razzista… su ogni presa potrebbe essere collegato qualcosa di “grosso” che assorbe tanta potenza (aspirapolvere, lucidatrice, ferri da stiro, idropulitrice, ecc…)
  2. In Svizzera, per fortuna, non c’è un limite di prelievo dell’energia come in Italia. Se si volesse risparmiare energia basterebbe non accendere cose inutili… ma se si dovesse accendere,vuol dire che in quel preciso momento la cosa serve! Se devo fare una torta ho bisogno del forno, se devo cucinare ho bisogno del piano di cottura, se devo stirare una camicia ho bisogno del ferro da stiro, ecc…
  3. Trascurando il costo iniziale (non indifferente), quanto consumano i dispositivi UTILI che si dovrebbero lasciare accesi per poter spegnere altri dispositivi INUTILI che consumano altra energia?
  4. Esistono realmente elettrodomestici che si possono gestire da remoto? Io non li ho mai visti… Tu? Alcuni si potrebbero preimpostare ma una volta che si toglie e ripristina la corrente vanno riprogrammati, molti altri invece non permettono neanche queste impostazioni. Eppure cercando in rete sembra esistano già frigor “intelligenti” che ti indicano se ci sono dei cibi scaduti da buttare o in scadenza da consumare. A parte che sarebbe da idioti spegnere frigoriferi e congelatori oppure accendere forni e cucine quando non c’è nessuno in casa. Che utilità avrebbe? Trovare un lago in cucina? Cenare con pesce o carne puzzolente perchè lasciati nel forno tutto il giorno magari in piena estate? Con l’iPhone non puoi mica trasferire il pesce dal frigorifero (ma non l’avevi spento?) al forno!! Forse mi sbaglio perchè stavi pensando di dare la carta di credito al frigorifero in modo che possa fare la spesa autonomamente o forse sei uno che vuole accendere la sauna o l’idromassaggio per il cane…poverino, chissà come sarà annoiato da solo tutto il giorno in casa! Pensa che bello, quando arrivi a casa, anche il frigor ti romperebbe le palle, avvisandoti con un diplay lampeggiante o un beep stressante, che ti devi per forza cucinare quelle verdure che altrimenti scadono, quando invece volevi uscire a mangiarti una pizza!! Mi sa che così si becca un “fanculo” anche lui… e non ha neanche modo di replicare. Bella soddisfazione!!

Ha senso fare un “impianto domotico” per ottenere un “risparmio energetico”, considerando il fatto che bisognerà lasciare sempre acceso, 365 giorni l’anno per 24 ore al giorno, almeno:

  • il router con eventuale collegamento ad internet,
  • le apparecchiature di rete a cui sono connessi gli altri sistemi e dispositivi “intelligenti”,
  • il sistema di supervisione principale o quelli previsti,
  • tutti gli impianti che dovranno essere gestiti,
  • eventuali elettrodomestici che si vogliono controllare.

E’ il caso di investire, oltre al costo iniziale, anche quello dell’energia per spegnere i led dei TV in stand-by, avere 2 gradi in meno durante la giornata e trovare le lasagne (precotte e surgelate) pronte e calde quando rientri dall’ufficio?!? Per me è una cazzata…tu credi a quello che vuoi!

Ora ti spiego il perchè dei “principi fondamentali”, dopo le considerazioni fatte sul “risparmio energetico in relazione alla domotica”:

  1. La domotica è intesa come la possibilità di controllare e supervisionare una proprietà (in genere privata ad uso esclusivo) con dispositivi di nuova generazione.
  • Se stai cercando qualcosa relativo al “risparmio energetico”, specialmente su internet, nel 99% dei casi avrai a che fare con immagini di case, lampadine, classi energetiche e pannelli fotovoltaici, come se le industrie o il terziario siano inermi di fronte a questo discorso, anche se è proprio in questi ambienti che avrebbe senso avere un sistema di gestione dell’energia. In questo caso sarebbe “building automation” e non “home automation o domotica”. Proprio dove ci sono tante, a volte troppe, persone che se ne fregano di quello che un’azienda spende per i consumi dell’energia elettrica, ci vorrebbe qualcuno, o meglio qualcosa di automatico che salvaguardi gli interessi (e quindi i conti) dell’azienda stessa. Se al termine “risparmio energetico” affianchi anche quello “domotica”, la grande maggior parte delle immagini e discorsi divergerà su smartphone, tablet, touch screen (come al solito…) ed altri prodotti e cosa centrano?
  1. La domotica è considerata come un optional (quindi un costo) che si può “aggiungere” all’impianto “standard” di una abitazione.
  • Che stronzata è dire che “la domotica è per tutti” quando molti fanno intendere che in caso di budget limitato, ma in realtà anche quando non c’è questo tipo di problema, la domotica è la prima cosa che salta. Spesso si preferisce investire lo stesso costo della domotica in una cucina o nell’arredamento. Ma perchè c’è questa consuetudine se effettivamente porta ad un risparmio energetico? La domotica sarebbe un investimento che ammortizzato nel tempo porterebbe solo dei vantaggi (almeno economici) e non un puro costo o peggio qualcosa d’altro che con il tempo perde valore, come non so, ad esempio una automobile!
  1. Chiunque realizzi qualcosa che si possa inserire in un contesto domestico e che per funzionare ha bisogno di energia elettrica (batterie incluse)…  fa “domotica”!
  • Ci sono aziende che fino a poco tempo, avevano concentrato il loro business nel realizzare tende da sole, supporti per tablet, cancelli elettrici, pannelli fotovoltaici o altro ed improvvisamente, come per magia, sono diventati degli esperti in domotica e lo dimostrano riempiono le pagine dei loro siti internet spiegando come “risparmiare energia”. Eppure qualche “pesce che abbocca” c’è sempre. Vogliamo parlare di tutti quei dispositivi automatici come ad esempio robot che preparano cibi, lavano pavimenti, puliscono i vetri, tagliano il prato e puliscono la piscina? Questi si che fanno diventare la casa domotica (automatica). Se aggiungiamo anche tutti gli altri “impianti tradizionali” che vengono considerati “domotici” semplicemente perchè gestibili da smartphone e tablet (allarme scasso, videosorveglianza, rete wifi, intrattenimento musicale, home cinema, ecc…) a che risparmio portano?
  1. Il principio di conservazione dell’energia stabilisce che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
  • L’energia che non viene emessa sotto forma di luce, è sicuramente dissipata in calore e consumata per il funzionamento del dispositivo che svolge questa funzione. Lo stesso discorso lo si può fare per il riscaldamento e qualsiasi altro sistema.
  1. Salvo alcuni campi specifici, forse quelli finanziari (non è il mio settore e non vorrei sbilanciarmi), il rendimento (η) non è mai maggiore di 1
  • Anche i dispositivi più efficienti consumano di più rispetto a quello che forniscono, indipendentemente dalla forma di energia che gestiscono o trasformano. Conosci qualcosa che al mondo abbia un rendimento, non dico maggiore, ma almeno uguale ad 1? Ovvero qualcosa a cui tu dai 100 di una energia e questa ti restituisce lo stesso 100 in un altro tipo di energia? Giusto Pinocchio, poteva credere che seminando una moneta ne poteva crescere un albero pieno. Perdite, attrito, riscaldamento, ecc… ci sono tantissimi modi in cui almeno un po’ di energia viene sprecata per fare un’altra determinata funzione. Anche un semplice e piccolo trasformatore da 50W che tiene in piedi tutto il sistema di supervisione della domotica (ti ricordo che è acceso 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno) consuma molto di più di tutti i LED degli stand-by dei tuoi televisori, impianti audio, elettrodomestici, ecc… ecc…,
  1. Per poter vivere (o sopravvivere) gli esseri umani devono “mangiare”.Il risparmio energetico è un potente strumento di marketing ed oggetto di discussione nel campo della domotica e come già anticipato è molto utilizzato da tutti i produttori ed i rivenditori di sistemi domotici senza scrupoli. Siccome anche loro devono vivere… continueranno ad alimentare questa farsa finche ci saranno persone compiacenti da abbindolare con questa storia.
  • Le voci che circolano sul fatto che la domotica aumenti il risparmio energetico, a mio avviso, non sono vere. L’unico risparmio che si può ottenere è quello di utilizzare prodotti più efficienti, per il resto, la domotica, potrebbe solo gestire meglio le risorse ma è comunque tutto relativo ed in funzione dei dispositivi e dei sistemi utilizzati oltre che alle abitudini, alla consapevolezza ed alla cultura energetica del Committente. Per l’ignoranza invece non c’è scampo…

Attenzione quindi a tutte le cazzate che ti raccontano… soprattutto se sei un Committente che ha deciso di investire nella domotica proprio per una questione di risparmio energetico. Che scuse ti potranno mai raccontare quando dovrai pagare per dei “costi fissi” anche quando sarai stato via per medi/lunghi periodi di vacanza?

Alla prossima!

Fabio

FabioLa truffa del risparmio energetico